Sorgerà al posto dell’antico mattatoio della città volsca. L’idea è di una piccola scuola, semplice, di legno, che deve essere innanzitutto un luogo sicuro. Non accadrà qui un altro sisma, ma se dovesse succedere bisogna pensare alla sicurezza dei bambini. È una scuola che insegna ai bambini che la fragilità della terra è una realtà acquisita», sottolinea Renzo Piano parlando ai presenti raccolti davanti al mattatoio prima dell’attivazione delle ruspe. «Non è a consumo zero – continua il senatore -, ma si avvicina molto. Poggia su una zattera che la rende sicura. Da sempre la scuola è un luogo di incontro, di aggregazione e in questo caso il piano terra è destinato a comunicare con la città. Il primo piano ospita le aule. Il tetto, invece, è il giardino della scuola: è il luogo della libertà dove “si incontra” il cielo». «La bellezza che ne deriva – chiosa il senatore – non è una bellezza frivola, ma scaturisce dallo stare insieme».
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